PITIGLIANO, SOVANA, SORANO, MANCIANO, MONTEMERANO, BOLSENA & CIVITA DI BAGNOREGIO
1° giorno
Arrivo dei partecipanti al parcheggio bus turistici, incontro con la guida e visita di Pitigliano, detta la “Piccola Gerusalemme”
Visitare Pitigliano, città di straordinaria bellezza, posta in posizione singolare e arroccata sullo sperone tufaceo a picco sulla rupe, è come sfogliare le pagine di una fiaba, in cui le case-torri si confondono con la roccia sottostante e viceversa e dove ogni epoca ha lasciato un segno: etrusca, romana e medievale. Qui ogni popolo ha scavato il tufo conferendo al borgo di Pitigliano un aspetto del tutto particolare e affascinante: sotto l’abitato si nasconde una città sotto la città, sotto le case si annidano cunicoli, pozzi, tombe, cantine e colombari
La storia della Comunità Ebraica di Pitigliano ha inizio nel XVI secolo quando, a seguito di provvedimenti antiebraici presi dallo Stato della Chiesa, gli Ebrei espulsi furono costretti a cercare asilo negli stati cuscinetto tra la Toscana e il Lazio e molti si rifugiarono proprio a Pitigliano, che col tempo assunse l’appellativo di “Piccola Gerusalemme”.
Pranzo in ristorante e trasferimento a Sovana, la “Città di Geremia”,
suggestivo borgo dall’atmosfera ferma nel tempo, rappresenta un raro gioiello di urbanistica medievale. Nel VII-VI secolo fu un fiorente centro etrusco, poi decaduto, per riacquistare importanza in epoca romana.
Visita all’Area etrusca del Parco Archeologico Città del Tufo: Necropoli di Poggio Felceto con
la Tomba Ildebranda che, addossata alla parete tufacea di Poggio Felceto, è il monumento funerario tra i più significativi dell’Etruria meridionale interna.
Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
2° giorno
Dopo la prima colazione, partenza per Sorano; breve visita del borgo
di origine etrusca, arroccato in modo pittoresco su un suggestivo sperone tufaceo, a picco sul fiume Lente. Cinto di mura, il suo centro storico, caratterizzato da un dedalo di vicoli, cortili, archetti, portali bugnati, logge e cantine scavate nel tufo, mantiene ancora oggi integro il suo impianto tipicamente medievale e, dominato dall’imponente Fortezza Orsini, conserva e custodisce importanti tracce e monumenti della sua lunga storia
Pranzo in ristorante e trasferimento a Manciano, “città dei 4 venti”,
d’aspetto medievale arroccata in cima a un colle da cui è possibile svolgere lo sguardo ai quattro punti cardinali e la “vista spazia dall’Amiata al Tirreno, dall’Elba al Cimino”.
Proseguimento per Montemerano,
borgo medievale nato durante il periodo delle incursioni barbariche. E’ un autentico gioiello costruito su un colle ricoperto da piante secolari di olivo e il suo centro storico è considerato uno dei più interessanti della Maremma.
In serata, rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
3° giorno
Dopo la prima colazione, partenza per Civita di Bagnoregio. Incontro con la guida, i pullmini e visita del suggestivo borgo medievale.
Sorge al centro di un baratro profondo da quando, l’11 giugno 1695, un violento terremoto fece crollare l’esile istmo di terraferma che la congiungeva all’attuale Bagnoregio. Oggi Civita è conosciuta come la “città che muore” a causa del progressivo restringimento degli orli, per erosione dei banchi di argilla su cui giace. Mirabile la Chiesa romanica di S. Donato, che custodisce un eccezionale crocifisso ligneo di scuola fiamminga e quattro colonne di granito grigio d’Egitto sottratte a
costruzioni pagane.
Proseguimento per Bolsena. Incontro con la guida e visita del suggestivo borgo medievale.
Bolsena è una ridente cittadina sulle rive del lago omonimo, sulla via Cassia; dominato dal Castello Monaldeschi, il borgo diede i natali a Santa Cristina, la santa bambina che subì il Martirio nell’ultima persecuzione di Diocleziano, agli inizi del sec. IV e di cui si rievocano le vicende nella rappresentazione dei Misteri della Santa, il 23 e 24 luglio di ogni anno. La Collegiata dedicata alla Santa risale invece all XI sec., ma la facciata fu rifatta nel XV dal Cardinale de’ Medici e fu successivamente modificata; al suo interno, conserva un polittico e un ciborio in ceramica quattrocenteschi. Attraverso un portale romanico di marmo bianco, si accede a una piccola cappellina e poi alla Cappella del Miracolo, nel cui altare maggiore sono venerate tre Sacre Pietre macchiate del sangue del Miracolo Eucaristico. Una quarta Pietra è invece racchiusa nel bellissimo reliquiario dell’orvietano M. Ravelli. Dalla Collegiata si entra alla Grotta di Santa Cristina (ricavata nel IV sec.), dove è stato rinvenuto il sepolcro della Santa, e alle catacombe cristiane.
Pranzo in ristorante a base di pesce di lago e fine dei servizi.
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